Di questo insediamento (come di quello di Monte Caruso e di Monte Pizzola) restano ben poche tracce, anche se dalle foto aeree risultano chiari ed evidenti i segni delle mura di cinta.
Eretto certamente a difesa del più importante sito di Monte Santa Croce, doveva avere un sistema difensivo diverso, forse (come ipotizza il Caiazza) fatto di materiale deperibile quali potevano essere palizzate o pietrame. Altra ipotesi fatta dallo studioso è che la mancata conservazione della benché minima traccia di difese possa essere dovuta ad una meticolosa distruzione delle stesse operata a seguito di una espugnazione del sito.