Famiglia “ieri” - Famiglia “oggi”
Felice era “tata”, che fumava ‘a pippa” a coppa ‘o rinale,
allegra era “mammella”, senza rossetto,
e cu’ a lunga vunnella;
mangiavano”fasuli”, “cacciateli” e “ventresca”,
insieme, ‘nda uno piatto, i tre figli ‘e ziema Francesca;
grammofoni suonavano, quadriglie si ballavano,
l’onore si badava, la famiglia…s’adorava,
integri s’arrivava alla soglia dell’altare:
amore, gioia e felicità allietavano la casa di papà!!
Furioso, oggi, per niente, vedi ? o pate
astiosa e “pittata” accumpare “ mammeta”;
mangiano tutti “oro pà recchia”;
infelice, però, è ‘a salute: n’è mai parecchia;
giornate intere, dalle coppie, in discoteca son passate,
l’onore e ‘a vergogna spesso… son trascurati;
invidia, ‘nciuci, cattiveria, gelosia
abbondano, credetemi, dinto ‘a famiglia tua
e dinto ‘ a casa mia!! |
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IL MIO BARBIERE
Dalle sette del mattino,
è già all’opera Peppino
Lame, pettine ha in mano,
con pennelli e asciugamani.
Tre poltrone prima rassetta,
con bambagia e tanta fretta;
aziona interruttori,
stirilizza due rasoi,
creme mette nei vasetti,
bollettari nei tiretti.
Fanno ingresso nel salone i due validi aiutanti:
son Filippo e Pierino, disinvolti ed esultanti!
Entra pure don Gennaro,
che un “completo” ha da fare;
segue Ciro del Boschetto,
che d’aggiustar ha solo basette;
dà il saluto don Renato,
che in partenza è per il mercato.
Al lavoro, amici cari, suggerisce il principale:
chè grazia, amore e fantasia,
da anni, albergano nell’Esercizio mio! |
Lode alla Vergine Immacolata, nel centenario del Suo miracolo, operato nella Chiesa Madre di Piana di Monte Verna, già Piana di Caiazzo
Maggio 1960
Giovani, pargoli da poco nati
odon di Te parlar, Vergin Beata!
Gloria è di Dio, Re del Creato,
a ricordar la pace del passato,
rimessa in cuori, rei e sconfortati,
da Te protetti, Donna celestiale,
giacchè presto sentisti lor pregare,
come Madre , che tutto può appagare.
Mentre un’aura d’olezzo divino
rende l’umano spirito genuino,
oggi s’onora, con gran devozione,
quel dì, trascorso con forte emozione! |
NATALE 1960
Con splendore d’amore divino,
una stella ha percorso il suo cammino.
L’armonia s’è avuta in un baleno,
come a pioggia segue arcobaleno.
Pur la tristezza, mia compagnia
ha , sentito la dolce nostalgia.
La storia muta, col passar del tempo,
la pace torna a chi sa attenderla.
Solo la gloria, da tutti sognata,
lungi è da noi, gente creata.
A te, Gesù, trionfator nel mondo,
grato sia il mio omaggio giocando! |
‘A rota ‘e preta
C’è chi dice che la vita è tanto bella,
basti aver soltanto scarpe nuove ed un ombrello;
c’è chi persegue, da decenni, un obiettivo
e, per esso, impiega tempo, ne parla ed è giulivo;
c’è chi accumula danaro e non lo investe,
dicendo che sia meglio che lo presti.
Spesso c’è sentenza d’un amico:
“caro, le cose stan così,
è ben che te lo dica”.
Soggiunge, a cuor scontento, zio Gennaro:
oggi, tutto va “caro”;
ci vuol coraggio e faccetta,
se vuoi affrontar ‘sta vita maledetta!
Qualcosa… dice pure zia Rosetta,
che mal parla di tutti e… con che strofette
Conclude, con saggezza, ‘ a nonna mia:
O munno è ‘na rota ‘e preta,
si nu’ parla, crepa! |
LA SCUOLA
In essa impari l’onestà,
viva trovi la virtù;
robusta e costante divien la generosità,
forte e diffusa la socialità.
Di falsità… in essa, mai sentirai parlar,
tutti, per legge, perseguon il legal.
Ognuno raggiunge, con proprie abilità,
futuri traguardi di tante capacità.
A scuola è andato l’impiegato,
l’ingegnere e l’avvocato,
il sacerdote ed il professore,
il bravo medico, da te, chiamato “dottore”.
Se nella vita, bambino, qualcosa tu vuoi imparar,
frequenta la scuola, che essa ti formerà! |
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Come un sogno
(Acrostico: Giulia, bambina appena nata)
Gioia infinita, oggi, è per noi,
illumini i nostri visi e rallegri i cuori.
Unisci agli affetti, a noi tanto cari,
limpida atmosfera in tutti noi appare.
In tanta, tanta allegria,
annunci un futuro, per te, di poesia! |
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